Riscaldamento: l'accensione slitta al 2 novembre 2022
Tenuto conto delle temperature che si stanno registrando in questi giorni nel nostro territorio, al di sopra della media stagionale, i sei Sindaci dei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina - Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Solarolo e Riolo Terme - sensibili ai temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, nel perseguire gli obiettivi del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) e considerato che gli impianti termici rappresentano un’importante fonte di emissioni di inquinanti hanno emesso una ordinanza che vieta l’accensione degli impianti termici a combustibile ad uso riscaldamento dal 25 ottobre al giorno 1 novembre 2022 compreso.
L'ordinanza non si applica:
- agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altrisoggetti affidati a servizi sociali pubblici;
- agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
- agli impianti sportivi e agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
- agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
Si riepilogano inoltre di seguito le regole sull’accensione del riscaldamento previste dal Decreto del Ministro della Transizione Ecologica n. 383 del 6 ottobre 2022:
- Viene ridotta di 1 ora la durata giornaliera di accensione;
- Viene ridotto di 1°C il valore di temperatura dell’aria;
- si potrà accendere il riscaldamento fino al 7 aprile 2023 per 13 ore al giorno.
Gli ambienti riscaldati dai termosifoni non potranno superare i 19 gradi, con più o meno 2 gradi di tolleranza, nelle case, e i 17 gradi, con più o meno 2 gradi di tolleranza, negli stabili con finalità di produzione industriale e artigianale.