Una delegazione di penne nere riolesi e casolane nel cuore della città ferita dal tremendo terremoto che ha distrutto l'Aquila nel 2009. Quasi una cinquantina di alpini della città d'acque della collina faentina e del paese delle erbe hanno raggiunto domenica 17 maggio il capoluogo abruzzese per partecipare all'evento nazionale dedicato agli Alpini.
Tra i presenti c'era anche il sindaco di Riolo Terme Alfonso Nicolardi e il vicesindaco di Casola Valsenio, Maurizio Nati.
Queste le sensazioni e la testimonianza del primo cittadino termale. «In questo 2015, 6 anni dopo quel maledetto 6 aprile 2009, la città che ospita l'evento è l'Aquila. Non è affatto facile partecipare a questa manifestazione con la consueta allegria che da sempre la accompagna. Le ferite indelebili subite dalla città, soprattutto nella zona del centro storico, sono ancora evidenti. La sensazione che ti pervade l'anima pensando a cosa hanno patito gli aquilani genera sconforto. Poi - prosegue il primo cittadino riolese - guardandoti attorno mentre si attraversa la città in mezzo a migliaia di cappelli con le penne alpine e bandiere italiane, vedi spuntare anche i segnali di chi ha trovato la forza di reagire rimettendo in sicurezza la propria abitazione. Non si può - evidenzia Nicolardi - non pensare a tutti quei volontari, Alpini compresi, che hanno dato, da subito, il loro contributo al recupero morale e materiale di questa città. La grande capacità di esprimere solidarietà nei fatti e con il sorriso sulle labbra è contagiosa e coinvolgente. Prendiamo esempio da queste persone - conclude il primo cittadino - perché sotto al cappello con la penna hanno un cuore immenso».
Riccardo Isola
Ufficio Stampa Comune Riolo Terme e Casola Valsenio